Massaggio sciamanico
Molti mi chiedono cos’è il massaggio sciamanico?
Dopo che si sono fatti numerosi corsi,numerosi percorsi e molti massaggi,ogni massaggiatore
continua il suo percorso utilizzando le tecniche ,i metodi, e le manipolazioni che più ritiene siano
corrette e che gli hanno dato i migliori risultati nel tempo.
Nel mio caso, utilizzo anche la voce,con suggestioni verbali che aiutano a rilassare i muscoli e tutte le tensioni che abbiamo accumulato nella giornata e negli anni.
Avendo fatto poi, percorsi sciamanici in questo campo, ho inglobato il tutto in un unica parola per descrivere il mio lavoro:
Massaggio sciamanico.
Benefici:Rilascio blocchi emotivi e muscolari,riequilibrio energetico,armonizzazione dei chakra.
La libertà fa paura..da sempre
“Si è così profondi, ormai, che non si vede più niente. A forza di andare in profondità, si è sprofondati. Soltanto l’intelligenza, l’intelligenza che è anche «leggerezza», che sa essere «leggera», può sperare di risalire alla superficialità, alla banalità.”
Leonardo Sciascia
“Non c’è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mia mente”
Virginia Woolf
Lasciato il corpo della madre il corpo è il proprio. Spesso le donne lo dimenticano. Da femmina a femmina o da femmina a maschio, in natura sono le donne che ospitano, i contenitori armoniosi, le piccole miniature della terra che permettono il transito.
E’ forse per sovvertire a quest’ordine che con il matrimonio il passaggio diviene invece tutto al maschile: dal braccio del padre a quello del marito, i piedi dritti verso l’altare, “rimbambite” dall’amor romantico, commosse ed emozionate ci rendiamo, da contratto, proprietà.
Il corpo delle donne è da secoli appannaggio della cultura, delle grandi religioni, del patriarcato e degli uomini in generale.
Nel libro divulgativo “Per te, fidanzata e giovane sposa” di Pierre Dufoyer edito nel 1958 si legge: “Quando una ragazza sogna l’avvenire […] il matrimonio le appare come la sola professione femminile degna di vero interesse.”
Alle donne ripetono, sin dalla primissima infanzia, che hanno bisogno di qualcuno che le protegga, che le faccia sentire al sicuro perché non saranno in grado di badare a se stesse: per questo vivono nella paura di rimanere sole.
Perché la donna non può essere erotica e sensuale senza per forza diventare un giocattolo maschile? Cosa si teme davvero? Maniche lunghe, burqa, mutilazioni genitali per citare esempi forti. Nel civilissimo e “femminista” occidente tutto questo è camuffato, ma rimane presente e opprimente. Quando le catene sono invisibili bisogna ancor di più alzare la guardia. La donna deve essere moglie, madre, avere relazioni monogame e se desidera sperimentare ed esplorare la sessualità viene etichettata come immatura ed immorale: ha problemi relazionali e/o è una puttana. Spesso la prima pietra di giudizio è proprio nella mano di un’altra donna.
Come ricorda De André: ‘Le comari d’un paesino non brillano certo in iniziativa, le contromisure fino a quel punto si limitavano all’invettiva. Si sa che la gente dà buoni consigli, sentendosi come Gesù nel tempio, si sa che la gente dà buoni consigli, se non può più dare cattivo esempio.”
Dov’è finita la “sorellanza”, la protezione reciproca e la libertà che dovremmo difendere?
La coppia monogama è collegata sin da quando le donne sono piccole alla realizzazione personale: se sei adulta e sola, sembri strana, incompleta, difettosa. Non sei scelta.
Per la coppia si fanno sacrifici, fatiche, si perdono parti di sé. La coppia ha senso se si basa sul desiderio: i bisogni appartengono all’infanzia, sono i desideri che riguardano l’età adulta. I desideri sanno essere indipendenti.
Per secoli hanno raccontato che il sesso fosse una concessione all’uomo e che le donne non lo vivessero come davvero interessate.
Sempre nel libro “Per te, fidanzata e giovane sposa” di Pierre Dufoyer edito nel 1958 si legge “ le chiediamo di non impregnarsi nel “sessualismo” maschile. Ella deve riuscire, mediante un’accorta politica di dolcezza e di persuasione, a moderare la frequenza, spesso esagerata dei ritmi sessuali che il marito vorrebbe […] Non le suggeriamo una tiepidezza calcolata, ma un abile contegno di educatrice”
Si evidenzia, da queste parole, come sia scontato, che l’appetito sessuale maschile sia per forza maggiore di quello femminile e che sia riprovevole che la donna mostri un eccesso di desiderio.
“Non è facile dire il cambiamento che operasti. Se adesso sono viva, allora ero morta anche se, come una pietra, non me ne curavo e me ne stavo dov’ero per abitudine”. Sylvia Plath
George Orwell con 1984 ci ricorda che la libertà sessuale è nemica dei poteri forti. All’amore e all’attrazione si contrappone quindi una politica basata sulla solitudine. L’individuo è lasciato solo nella sua debolezza, evitando così ogni tipo di coalizione. La castità di conseguenza diventa una virtù, i figli vengono creati in provetta o coi pochi rapporti consentiti, il matrimonio ha l’unico scopo di procreare, mentre le relazioni amorose sono vietate. Nel mondo sorvegliato dal Grande Fratello, l’istinto è peccato poiché l’energia sessuale deve essere convertita in forza del Partito.
La libertà sessuale delle donne è ancora più temuta. In tante culture, soprattutto mussulmane, gli uomini non conoscono il corpo delle donne, non se ne preoccupano, non sanno che cosa possa dare loro piacere, non sanno dove e cosa sia un clitoride. Perché? Cosa succederebbe se la sessualità delle donne venisse liberata da tutte queste sovrastrutture?
Siate erotiche, femmine, potenti. Libere!
Tutto tace
Sentiva che era arrivato alla fine, non perché l’energia stava finendo ma per i pensieri che faceva.
Sentiva le voci ma non reagiva,era troppo preso dalla coscienza che gli parlava,era un susseguirsi di immagini a volte statiche come fotografie senza tempo e a volte frammenti di ricordi in movimento che scivolavano nell’oblio, in apparenza tutto senza senso,senza un vero perché, mentre la domanda prevalente era sempre quella ,cosa lascerò di me su questa terra ,cosa ho imparato io dagli altri e loro da me?
Più cercava di pensare ai momenti belli e più gli sovvenivano gli errori,gli sbagli e come aveva fatto a sbagliare cosi tanto.
Quante volte aveva cercato Dio, il suo amore ,il suo conforto e quante volte aveva rinunciato.
Quante volte la rabbia e il rancore avevano preso il sopravvento sulle sue emozioni e quanto tempo aveva perso nel cercare il perdono.
Il tempo,si il tempo, quante cose non ha fatto ,quanti posti non ha visto ,quante esperienze non vissute.
Ormai è tardi ciò che ha fatto ha fatto,deve perdonarsi per quanto non ha amato e compreso ,ma cosa lascerò di me,cosa lascerò.. vorrebbe urlare il suo nome ….ma non riesce…
Mentre pensa a tutto questo , si vede dall’alto, distaccato dal corpo, è il silenzio la voce che prevale ,un silenzio senza dualità senza la capacità di decidere, ciò che era, ora non è, o forse il contrario .
Tutto tace, non c’è dolore,ne rancore una pace dei sensi e dei pensieri è l’ombra dell’anima pulita dalla luce che si riflette nella coscienza suprema …stai tranquillo non importa ciò che lasci è ora che stai imparando ad ascoltare solo una voce,la voce della tua anima che è amore, che ti protegge sempre è questo che devi riportare sulla terra se avrai ancora la fortuna di ritornare.
Amore ,amore,amore,una frequenza che si allontana piano piano fino ad unirsi all’universo che si espande nel Dharma che unisce.
YOGANANDA
Caro Leo,
se dovessi dare un titolo alla seduta di oggi, la chiamerei sicuramente “Chi sono e da dove vengo”.
Ti ringrazio molto per avermi condotta là dove la mia anima aveva bisogno di andare, mi sono sentita guidata e accompagnata, oltre che aiutata nei momenti in cui le emozioni prendevano il sopravvento.
In alcuni momenti non è stato facile per me visualizzare, ma con la Tua guida sono riuscita ad andare avanti.
E’ stata un’esperienza molto forte e in qualche modo indescrivibile a parole, ma provo a tradurla su “carta”.
Mi sono vista nel grembo materno, tra l’incarnazione e l’essere ancora spirito; mi sono trovata tra una vita e un’altra: in un abito dell’epoca romana, ma in una casa di campagna di fine ‘800; ho trovato un ciondolo che mi apparteneva da tempo e che volevo riprendermi, per poi incontrare il mio Yogi. Di persona.
Con lui sono stata acqua, vento e terra, ho percepito la sensazione di essere gli elementi della natura, tutta la natura insieme e tutte le esperienze di vita che ho fatto finora. Mi sono sentita parte del Tutto e ho sentito il Tutto dentro di me.
Ho visto da dove vengo: dalle nuvole dell’Amore Divino, da quel puntino di Luce che si vedeva in lontananza tra le nuvole rosa.
Mi sono state date tante risposte e finalmente la certezza della verità di sentire il mio Maestro, di averlo accanto: “ogni volta che mi chiamerai, io sarò con te”.
Ti ringrazio anche per le conferme che mi hai dato Tu, dopo la seduta. Ne avevo bisogno, per essere sicura di proseguire su questa strada,
Il libro “Anima Cara” è tutto nel mio cuore e piano piano prenderà forma.
Grazie ancora, dal profondo del cuore.
Un abbraccio
Margherita
DOMENICA 19 MARZO 2023 – FIREWALKING: CAMMINATA SUI CARBONI ARDENTI A” BORGO LA CACCIA”, Pozzolengo (Bs)
Definire i propri obbiettivi e mettere in moto l’energia per raggiungerli, superare le nostre paure e sviluppare il coraggio.
Una giornata dedicata ad incontrare il fuoco come elemento nelle varie fasi della nostra vita, riti associati al Firewalking e esperienza pratica sui carboni ardenti.
La camminata sul fuoco un vero e proprio portale ad un energia superiore, ed in questo contesto che oggi dobbiamo affrontarlo con purezza di intenti, abbandonando ogni forma di esibizionismo ed egoismo.
Il fuoco parte di noi, ci appartiene e facciamo in modo che sia l’elemento catalizzatore della nostra trasformazione di una maggiore consapevolezza e conoscenza.
Corso aperto a tutti.
Sede: Borgo La Caccia – Pozzolengo (BS) località Caccia, 1
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
- 9.30 Accoglienza e iscrizioni con registro dati e modulo carico e scarico responsabilità
- 10.00- 13.00 Didattica introspettiva con presentazione
- 13.00-14.30 Pranzo al sacco
- 14.30- 18.00 Preparazione del fuoco; Rituale danza; Camminata sui carboni ardenti con Live Music
- 18.00-18.30 Feedback condivisione esperienza
- 18.30 saluti
Prezzo 150 Euro (100 Euro per chi vuole ripetere l’esperienza)
Si richiede Prenotazione e versamento di caparra.
Per info Carla Bontempi: cell 3392479745; email: info@carlabontempi.com
Leonardo Manuini 338/26.20.698 leomanuini@gmail.com
Integrare le conoscenze per risolvere
Testimonianza importante di come attraverso l’integrazione delle conoscenze si ottengono grandi risultati
Grazie V.
Mi trovavo in un periodo molto angosciante della mia vita.
A quarant’anni mi sono ritrovata di dover fare i conti con tutti i 40 anni della mia vita.
Dovevo affrontare le angosce e le paure causate dalle situazioni che il mio cervello ha deciso di cancellare da quando in fasce fino ad ora.
Un lungo periodo.
La cosa più brutta era che tutti quei traumi che hanno superato tutti i miei limiti di sopportazione hanno portato il mio cervello a “difendermi” in questo modo e che erano, causati da mio padre, al quale non era bastato quello che ha fatto ma in seguito mi abbia dato anche in pasto ai lupi.
Quando le memorie di tutte queste brutte esperienze hanno iniziato a risvegliarsi, e i ricordi a venirmi addosso a valanghe, mi trovavo in un paese dove non avevo le radici. Stavo impazzendo.
Arrivata al punto di rivolgermi ad uno psichiatra e a dover assumere dei farmaci per poter stare almeno apparentemente calma e tranquilla, mi ero resa conto che dovevo trovare un modo per uscire fuori da quella situazione.
Il mio viaggio di tentativi mi ha portato a conoscere Carla, la grande Carla, con la quale ho intrapreso il mio percorso e tramite la quale ho conosciuto anche Leo.
All’inizio ero un po’ titubante all’idea che dopo aver conosciuto Carla potessi conoscere un’altra persona che si poteva anche lontanamente avvicinare alle sue capacità e alla sua esperienza, ma dopo aver fatto un corso dove Carla e Leonardo hanno unito le loro capacità, mi ero molto incuriosita e così ho deciso di provare anche io qualche esperienza in più con Leo.
Viste le mie incertezze, nel mio primo “viaggio” con Leo siamo ritornati indietro nel punto del mio concepimento(attraverso la regressione), a vedere chi erano i miei genitori e a sentire quello che provavano.
Lei era una giovane donna appena arrivata a vivere nel paese con la sua mamma. Giovane, innocente e ingenua con tanta voglia di conoscere un uomo che la potesse amare. Lui furbo e perfetto illusionista che voleva soltanto spassarsela non le aveva nemmeno detto che era già sposato.
Era rimasta incinta nello stesso periodo quando era rimasta incinta la sua moglie. E, l’ironia della sorte, tutte e due hanno partorito nell’unico ospedale del paese nell’arco di poche ore di distanza. Ma la bambina della sua moglie muore e l’ostetrica decide che visto che il papà era sempre quello, che per me era meglio crescere in quella famiglia e alla mia mamma, “vera” mamma, dicono che la bambina che era morta era la sua.
Che dolore e che sollievo!
Provare le emozioni della mia “vera” mamma, la sua innocenza, le sue paure quando aveva scoperto di essere incinta e di aspettare me. Il suo grande amore per me e la determinazione di crescermi come meglio poteva nonostante tutte le paure che aveva, hanno colmato quel vuoto abissale che avevo essendo cresciuta con una donna senza sentimenti nei miei confronti e alla quale l’illusione e l’apparenza della sua famiglia perfetta era al primo e unico posto.
Che sollievo per me sperimentare le sue emozioni. Sapere che ero amata e desiderata. Provare quelle emozioni che mi erano mancate da sempre.
Ero lì. E potevo sentire e provare quello che sentivano e provavano loro.
…
In questo incontro abbiamo fatto un po’ il punto della situazione. Ne parlavamo del mio percorso già fatto, di traguardi raggiunti, del fatto di quanto io sia orgogliosa di me stessa e di tutto quello che sono riuscita a fare, delle paure e delle preoccupazioni che mi stavo ancora trascinando dietro.
Già soltanto parlare con Leo mi ha fatto capire che alcune cose me le stavo solo trascinavo dietro è che era arrivata l’ora di liberarsene, di lasciarle andare. Già soltanto parlare con lui e sentire le sue parole dette col cuore e con tanta sincerità mi hanno già per sé resa tranquilla e rassicurata.
Fatto il punto della situazione Leo mi disse:
“Oggi facciamo qualcosa di particolare.”
Mi porta in una meditazione dove scalavo una montagna ripida e tortuosa.
La fatica e l’impegno che mi ci sono voluti ad arrivare in cima. Ma ci sono riuscita.
Con tanta fatica e l’impegno, ma ci sono riuscita.
Stavo lì fiera e orgogliosa di me. In cima.
Guidata dalla sua voce che diffondeva una tale serenità e fiducia e tenuta per mano, io che da lucida non permettevo a nessuno di avvicinarsi a me.
Eppure quella mano calda mi ispirava tanta di quella fiducia che per la prima volta dopo tutta una vita sono riuscita a rilassarmi e a lasciarmi guidare senza riserbo o l’imbarazzo.
Il mio passato e il mio presente.
Stavo in cima della montagna e davanti a me c’era un orizzonte spettacolare. Mi giravo a 360° è tutto intorno a me era spettacolare. Stavo sopra le nuvole che si scostavano e facevano trapelare un paesaggio stupendo.
Non c’erano più le montagne da scalare. Era la cima più alta. L’unica. Non c’erano altre.
Un paesaggio meraviglioso.
Ed io stavo lì fiera di me stessa e fiduciosa. Sapevo di essere arrivata. In cima.
E respiravo a pieni polmoni.
Era anche arrivato il momento di scendere. Ed io correvo e volteggiavo giù da questa montagna sul prato verde bellissimo.
E intanto che io ero felice come mai fino ad ora, correvo e volteggiavo come una bambina sentendo il venticello sul viso Leo ripeteva:
“Mentre ricordo il futuro, perdono Dio.”
Quel giorno il tempo era molto uggioso e cupo, ma mentre Leo ripeteva quelle parole dietro le nuvole scorge un sole bellissimo. I suoi raggi riempivano lo studio.
Era un segno. Un bellissimo segno.
I miei occhi si riempirono di lacrime. Un’eruzione di emozioni bellissime e tutte positive. La gioia, la beatitudine, il senso di appartenenza, la pienezza…
E davanti ai miei occhi scorrevano le immagini di una vita futura piena e ricca d’amore.
Un’esperienza che non si riesce a descrivere con sole parole.
Una sensazione di benessere totale. Tranquillità e serenità e allo stesso tempo l’amore e gioia.
Oggi, a distanza di un anno dall’inizio del mio calvario, parlando con lo psichiatra si è deciso di dimezzare anche l’ultimo farmaco che mi era rimasto con l’intenzione di togliere anche questo completamente.
Grazie Leo ❤
Claudia e amare se stessi
Regressione 2019
Sono Claudia e conosco Leonardo da molti anni ….
Anch’io vorrei raccontare la mia esperienza che ho fatto con Leonardo
ero bloccata da qualcosa e non riuscivo a capire che cosa
allora ho provato a fare la
Regressione con Leonardo anche se ero un po’ titubante …
Quindi inizio il
Mio viaggio , mi ritrovo piccola all eta di circa 10 anni avevo un abito bianco capelli riccioli ed ero felice di essere in questo posto meraviglioso in questo bosco verde smeraldo , saltavo camminavo ed ad un certo punto mi ritrovo davanti ad un villaggio con case Tutte bianche
Vedo donne che
Lavorano vestite con dei vecchi sai, bambini che giocavano sereni e felici , uomini forse c’è n erano ma pochi ad certo punto mi avvicino ad una di quelle case
e mi ritrovo ad a essere ospitata da questa famiglia
Che mi accoglie in modo gentile ad un certo
Punto si avvicina a me una persona molto anziana questa persona anziana mi guarda negli occhi mi prende per mano e mi dice vieni con me e mi porta in una stanza adiacente alla cucina mi fa sedere su una sedia in un angolo si mette di fronte a me mi prende le
Mani e ad un certo iniziano a scendere le Lacrime sento il
Calore e L Amore di questa persona
a ad un certo punto mi dice Claudia non hai bisogno di farti accettare dagli altri , non hai bisogno di dimostrare chi sei agli altri basta che parli con il tuo cuore e vedrai che ti si aprirà un mondo meraviglioso …
vai avanti e vedrai che andrà tutto bene
E a quel punto esco da questa casa rientro in questo bosco magnifico dove mi sento felice serena
E provo un Senso d amore
Talmente forte
poi mi sono risvegliata mi sono sentita felice e serena ma allo stesso tempo mi si è presentato il
Viso di quella
Persona e ho sentito il
Calore di quando mi prese le
Mani e sono scoppiata in un pianto dirompente
non riuscivo a respirare dall’emozione dal coinvolgimento emotivo da tutto questo amore che avevo provato e che prima non avevo mai sentito nella mia vita quindi in grazie Leonardo per avermi portato in questa regressione Che mi ha fatto capire il vero senso della parola amore ma
Soprattutto
Amore Verso me Stessa
e ancora oggi a distanza di tempo se ripenso a questa esperienza ricordo ancora questa persona anziana il calore che aveva quando mi ha preso le mani e mi ha guardato dritta negli occhi grazie Leonardo
Testimonianza di Tiziana
Ciao Leonardo, dopo aver letto su Facebook della possibilità di poterti fare avere le testimonianze delle nostre regressioni con te, ti faccio avere la mia. Ti ringrazio ancora tantissimo per l’esperienza importantissima, che ripeterò sicuramente per proseguire lungo il cammino della conoscenza umana.
Tiziana
Buscoldo, 14 dicembre 2018
Da tempo desideravo incontrare Leonardo per vivere una esperienza di regressione. L’ho incontrato per la prima volta durante una rassegna primaverile di esperti del settore olistico. Mi incuriosiva il tema delle regressioni, ma anche dei sogni e delle visioni.
Dopo aver letto il suo libro ho deciso di prendere appuntamento. Ero emozionata e desiderosa di conoscere meglio me stessa e i misteri della vita. Dopo essere entrata in uno stato di rilassamento totale guidato, la prima immagine che ho visto sono stati i miei piedi. Avevo un paio di piedi color “meticcio”, con le unghie sporche, e camminavo su un prato lungo un sentiero. Ero un ragazzo. Magro, in forma, con i capelli neri. Ero seminudo. Ero solo, ma stavo molto bene nella mia solitudine. Vedevo le capanne degli altri ma non entravo. Mi sono seduto sulle rive di un fiume dall’acqua cristallina. Ero un aborigeno. Mi sono affacciato alla modernità ma non mi interessava. Leonardo mi ha chiesto poi di andare al momento della mia morte. Mi sono visto accovacciato su un giaciglio di erba, in posizione fetale. Sono morto serenamente, pensando ai miei genitori e a quanto affetto ho ricevuto da loro.
Mi sono vista poi in un’altra vita. Mi è apparsa l’immagine di una fotografia di una bambina con i cannellotti biondi. Una bambina benestante. Mi sono vista da adulta. Ero una dottoressa, avevo un vestito lungo fino alle caviglie e un’acconciatura dai lunghi capelli grigi raccolti. Ho lavorato molto per gli altri e ho fatto del bene senza clamore. Mi sono vista camminare lungo una strada di città, forse del XIX sec. Nel momento della mia morte mi sono vista in un letto, in una stanza dal soffitto alto. Sono morta sicuramente di malattia. Accanto a me in distanza solo una figura un po’ in ombra, forse un medico di mia conoscenza.
In questo bellissimo viaggio mi sono affezionata al ragazzo che ero: solo, libero, immerso nella natura. Anche la dottoressa che sono stata era sola, accompagnata solo dalla sua professionalità, ma di lei avrei voluto conoscere qualcosa in più. Grazie a questa esperienza ho compreso che la mia forza passa attraverso la solitudine. Ho capito anche che la mia attuale vita sociale e il mio stare bene con gli altri viene da molto lontano. Nella mia attuale vita appartengo a una famiglia molto numerosa, mi sento amata e apprezzata. E pur sentendomi forte nella mia individualità capisco l’importanza della mia famiglia. Infine Leonardo ha fatto una cosa speciale. Mi ha dato la possibilità di incontrare una persona a me cara che mi ha lasciato un messaggio: “Ama i tuoi figli e non commettere gli stessi errori che ho commesso io con i miei figli”. Questa persona speciale è mio nonno, colui che ha saputo riscattare la sua vita attraverso il suo bene per me, sua nipote.
Testimonianze che mi toccano il cuore
Stupenda testimonianza
CARO LEONARDO,
COME PROMESSO TI SCRIVO LA MERAVIGLIOSA ESPERIENZA CHE GRAZIE A TE HO AVUTO LA POSSIBILITA’ DI SPERIMENTARE E CHE SENTO HA CAMBIATO PER SEMPRE IL MIO MODO DI VIVERE QUESTA VITA.
DA QUANDO SONO NATA HO AVUTO LA SENSAZIONE DI NON MERITARE QUESTA VITA.
SENSAZIONE CHE PURTROPPO MI HA PORTATA A RIFIUTARLA CERCANDO DI ABBANDONARLA PREMATURAMENTE. QUINDI INCONTRI CON PSICHIATRI SBAGLIATI CHE MI HANNO CONDOTTA SEMPRE PIU’ NEL BARATRO DELLA DISPERAZIONE CHE SOLO L’AMORE DI UN COMPAGNO FANTASTICO E DI UNA CAGNOLINA MANDATA DAL CIELO HANNO POTUTO DISSIPARE IN PARTE FACENDOMI VEDERE UNA LUCE IN FONDO AL TUNNEL.
MA NEL CUORE RIMANEVA ANCORA UNA NEBBIOLINA CHE NON MI ABBANDONAVA.
LA MENTE ERA DOMATA, QUI SONO E QUI RESTO FIN CHE DEVO, MA L’ANIMA ANCORA NON ERA QUIETA.
E L’UNIVERSO HA RISPOSTO FACENDOMI INCONTRARE TE E CARLA.
CARLA CERCANDO DI CURARMI DA PAURE INFONDATE E DOLORE PERSISTENTE AL RENE SINISTRO HA SBLOCCATO UN PESO CHE MI PORTAVO APPRESSO DA SEMPRE.
E COSI’ SEI INTERVENUTO TU PER GUIDARMI IN QUESTO MERAVIGLIOSO VIAGGIO CHE LA MIA ANIMA VOLEVA FARMI COMPIERE PER IMPARARE TANTO SU ME STESSA.
SONO TORNATA IN UN PASSATO LONTANO DOVE NEI PANNI DI UN UOMO, VESTITO ALLA ROBIN HOOD, PER SPIEGARE L’EPOCA, VENIVO UCCISO PER IMPICCAGIONE PER AVER RUBATO.
LA FORTE SENSAZIONE CHE HO PROVATO E’ STATA DI INGIUSTIZIA PER UNA PUNIZIONE COSI’ ESAGERATA RISPETTO AD UN CRIMINE MINIMO. UN PO’ DI RABBIA NEI CONFRONTI DEI SICARI MA SUBITO SOSTITUITA DALLA VOGLIA DI PERDONARE COLORO CHE MI AVEVANO FATTO CIO’ PERCHE’ NON CAPIVANO FINO IN FONDO.
PERDONARE E NON GIUDICARE PERCHE’ NESSUNO PUO’ CAPIRE TOTALMENTE LE MOTIVAZIONI CHE PORTANO QUALCUNO AD AGIRE IN UN DATO MODO, ECCO IL PRIMO INSEGNAMENTO.
POI LA MIA ANIMA E’ RITORNATA AD UNA VITA CHE AVEVAMO SOLO INTRAVISTO IN UN PRECEDENTE APPUNTAMENTO. UNA VITA IN CUI ERO DONNA, IN UN PROBABILE PERIODO DEL ‘ 600, E MADRE DI UN BELLISSIMO BAMBINO, PER IL QUALE HO PROVATO UN AMORE UNICO CHE NON HO MAI SENTITO IN QUESTA VITA. FORSE L’AMORE CHE PROVA SOLO UN GENITORE, MA CHE IN QUESTA VITA HO DECISO DI NON SPERIMENTARE QUINDI ORA POSSO CAPIRE QUANDO SI DICE CHE I FIGLI SONO UN PEZZO DI CUORE.
POI IL BAMBINO ERA UN RAGAZZO, IN UNA BARA, E IO AL SUO CAPEZZALE HO CAPITO CHE TANTE DELLE MIE ATTUALI PAURE ERANO CHE MI INCOLPAVO DELLA SUA MORTE. MA CON TE HO SPERIMENTATO CHE NON ERA VERO. DOVEVO PERDONARMI E CAPIRE CHE NON ERO COLPEVOLE DELLA SUA MORTE. COSI’ ERA SCRITTO E COSI’ E’ STATO A PRESCINDERE DALLE MIE AZIONI.
CHE SOLLIEVO, CHE LEGGEREZZA NON SENTIRSI RESPONSABILI PER QUALCOSA DI INEVITABILE.
QUINDI LA MIA ANIMA, CHE EVIDENTEMENTE IN 36 ANNI DI SILENZIO SI E’ DETTA: “ORA BASTA, OGGI TI SPIEGO TUTTO E POI DA QUI FINALMENTE ANDIAMO AVANTI E LA SMETTIAMO CON LE RECRIMINAZIONI E LE AUTO ACCUSE”, MI HA CONDOTTA NELL’ABITACOLO DI UN’AUTOMOBILE, PER INTENDERCI UNA DELLE PRIME AUTOMOBILI, IN LEGNO, SENZA VETRI E CON LE RUOTE COME I CALESSI.
ALLA GUIDA UN UOMO E A FIANCO UNA DONNA.
IO DIETRO DI LORO. ALLA TUA DOMANDA CHI FOSSI IN QUELLA VITA UN’ALTRA SENSAZIONE PAZZESCA. SPIRITO, ESSENZA, INCORPOREA PRESENZA ALLE LORO SPALLE. LORO HANNO UN INCIDENTE, LA MACCHINA SI RIBALTA PIU’ E PIU’ VOLTE E IO SPETTATRICE DI TUTTO VEDO CIO’ CHE SUCCEDE SENZA PROVARE NULLA. INSEGNAMENTO? DA EMPATICA CRONICA QUALE SONO LA MIA ANIMA MI HA INSEGNATO CHE PURTROPPO LA SOFFERENZA E’ DI QUESTO MONDO E IL FATTO CHE IO MI FACCIA CARICO E PARTECIPE DI TUTTO IL MALE CHE CHIUNQUE PROVA IN QUESTA VITA NON ALLEVIA LE ALTRUI SOFFERENZE, MA RENDE LA MIA VITA SOLO PIU’ DIFFICILE. NON LO INTERPRETO COME UN FREGATENE, MA SE PUOI FARE QUALCOSA PER AIUTARE PRIMA DELLA MORTE FALLO ALTRIMENTI SE IL TUTTO SI E’ GIA’ COMPIUTO PENSA CHE ORA STA BENE. IN FIN DEI CONTI LA MORTE E’ SOLO UN NUOVO INIZIO. NON FACILE PER QUALCUNO CHE COME ME VORREBBE CHE TUTTI FOSSERO FELICI E STESSERO SEMPRE BENE. MA PER QUELLO C’E’ TEMPO DOPO, ORA SIAMO QUI PER IMPARARE E LA MORTE E’ SEMPRE UNA LEZIONE, NON UNO STOP.
ALLA FINE DEL VIAGGIO MI SONO RITROVATA NEL CORPO DI UN UCCELLO E VOLAVO LIBERA E FELICE SOPRA LE NUVOLE, VOLTEGGIANDO IN MILLE CAPRIOLE, SENZA PENSIERI CON LA GIOIA DA SFONDO DI QUESTO MERAVIGLIOSO VIAGGIO.
ANIMA RADIOSA E CONSAPEVOLE DI SE’ DOPO TANTE BURRASCHE.
GRAZIE.
CHE ALTRO DIRE. MI SENTO UN LIBRO ALLA PRIMA PAGINA.
DA ORA IN POI LA STORIA LA SCRIVO IO E NON PIU’ IL MIO PASSATO, CHE DEVE ESSERE UNO STRUMENTO PER ANDARE AVANTI, MA NON UN IMPEDIMENTO PER REALIZZARSI.
CON IMMENSO AFFETTO E GRATITUDINE